Coppettazione
By Dott. Gabriele Garau
Generalità
La coppettazione è una pratica terapeutica di medicina alternativa, che prevede la suzione di alcune aree anatomiche del corpo umano, mediante speciali vasetti, con l’intento finale di apportare dei benefici all’individuo sottoposto al trattamento in questione.
Secondo chi pratica la coppettazione, questa tecnica sarebbe di giovamento alle persone che soffrono di emicrania, sciatica, mal di schiena, ansia, depressione, malattie respiratorie e tante altre condizioni morbose.
Esistono diversi tipi di coppettazione; i tipi più comuni sono la coppettazione secca, la coppettazione bagnata e la coppettazione mobile.
Cos’è la coppettazione
La coppettazione è una pratica terapeutica di medicina alternativa, che prevede la suzione (o aspirazione) di alcuni punti anatomici del corpo umano; a tale scopo, sfrutta l’applicazione sulla pelle di speciali vasetti, con l’intento finale di promuovere la salute e il benessere dell’individuo sottoposto al trattamento in questione.
CHI PUÒ PRATICARE LA COPPETTAZIONE
La pratica della coppettazione spetta soltanto a persone abilitate da una specifica certificazione.
ORIGINI
Secondo alcune testimonianze storiche, la pratica della coppettazione avrebbe radici antichissime. La descrizione di una tecnica analoga apparirebbe infatti in uno dei più vecchi testi di medicina ancora oggi presenti, risalente all’Antico Egitto: il famoso Papiro di Ebers (1550 avanti Cristo).
Funzionamento
Secondo chi pratica la coppettazione, la suzione di una porzione del corpo determinerebbe, a livello dell’area anatomica interessata, una serie di eventi strettamente concatenati:
- Il primo evento è il rilascio dei tessuti molli e dei tessuti connettivi;
- Il secondo evento è il maggiore afflusso di sangue e linfa;
- Il terzo e ultimo evento è una più efficace eliminazione delle sostanze di rifiuto e delle tossine, da parte delle cellule del corpo.
In altre parole, laddove è applicata, la suzione della pelle favorirebbe la circolazione sanguigna e linfatica, incentivando in questo modo l’eliminazione dal corpo dei prodotti di rifiuto e delle tossine.
È tramite l’eliminazione dei prodotti di rifiuto e delle tossine, che la coppettazione apporta benessere a pazienti.
ZONE CRITICHE PER LA SUZIONE
Nelle teorie di chi pratica la coppettazione, le sedi della suzione dipendono dalla condizione che il paziente lamenta e che il terapeuta vuole curare.
Questo significa che, a seconda di qual è lo scopo della coppettazione, i punti anatomici su cui il terapeuta applica i vasetti sono diversi.
In realtà, è importante precisare che le zone critiche di applicazione dei vasetti sono limitate e dislocate in punti ben precisi del corpo umano.
Un terapeuta certificato conosce le zone critiche e sa in che occasioni applicarvi i vasetti.
INDICAZIONI
Secondo i suoi promotori e i suoi praticanti, la coppettazione gioverebbe a coloro che soffrono di:
- Mal di testa ed emicrania;
- Malattie reumatiche, come per esempio l’artrite reumatoide o la fibromialgia;
- Ipertensione;
- Sciatica;
- Nevralgia intercostale;
- Ansia e depressione;
- Asma bronchiale;
- Disturbi della fertilità;
- Malattie ginecologiche;
- Vene varicose;
- Senso di stanchezza e fatica ricorrente;
- Dolore al collo;
- Dolore alla schiena.
Come si esegue
Chi ricorre alla coppettazione deve, innanzitutto, sottoporsi a un accurato esame obiettivo e a un’attenta anamnesi medica, presso lo specialistica che effettuerà il trattamento. Esame obiettivo e anamnesi medica rappresentano due passaggi obbligati, in quanto permettono al terapeuta di:
- Stabilire lo stato di salute del paziente;
- Capire i motivi per i quali il paziente vuole ricorrere alla coppettazione;
- Pianificare su quali punti del corpo umano è meglio applicare i vasetti.
Conclusa questa fase preliminare, può avere inizio il trattamento vero e proprio.
Affinché i vasetti favoriscano l’afflusso di sangue e linfa nelle aree interessate, è fondamentale crearvi il vuoto all’interno. Per ottenere il vuoto all’interno dei vasetti, esistono due tecniche:
- Una prima tecnica prevede il riscaldamento e il successivo raffreddamento dell’aria contenuta dell’interno del vasetto. Per il riscaldamento dell’aria, il terapeuta si serve di sostanze infiammabili potenzialmente pericolose (es: alcol). Ecco per quale motivo questa prima tecnica è sempre meno in voga.
- Una seconda tecnica prevede l’utilizzo di una speciale pompa meccanica. È una tecnica sicura, che garantisce ottimi risultati.
Il tempo di applicazione dei vasetti è variabile e dipende dalle finalità della coppettazione. In alcuni casi potrebbe essere di 3 minuti soltanto; in altri casi, invece, potrebbe essere anche di 10-15 minuti.
TIPI DI COPPETTAZIONE
Esistono diversi tipi di coppettazione. Tra le varie tipologie di coppettazione esistenti, se ne segnalano le tre probabilmente più comuni: la coppettazione secca, la coppettazione bagnata e la coppettazione mobile.
- Coppettazione bagnata: in occasione di tale tipo di coppettazione, il terapeuta rimuove temporaneamente i vasetti per la suzione e pratica, nelle aree cutanee liberate dai suddetti vasetti, delle piccole incisioni. Quindi, riapplica i vasetti nelle medesime aree cutanee e pratica nuovamente la suzione. Diversamente dall’inizio, questa volta la suzione comporta una piccola fuoriuscita di sangue dalle incisioni (N.B: è dalla fuoriuscita di sangue dalle incisioni che trae origine il termine “bagnata”).
Al termine del trattamento, il terapeuta applica, sulle zone incise, un unguento con proprietà antibiotiche e un bendaggio protettivo, allo scopo finale di prevenire episodi di infezione.
Per la creazione del vuoto all’interno dei vasetti, sono indicate entrambe le tecniche a disposizione. - Coppettazione secca: questo tipo di coppettazione prevede la creazione di una zona a bassa pressione a livello dell’area cutanea, su cui il terapeuta applica i vasetti.
Diversamente dalla coppettazione bagnata, non richiede l’esecuzione di alcuna incisione cutanea (ecco perché si definisca “secca” o “asciutta”).
Per la creazione del vuoto all’interno dei vasetti, sono indicate entrambe le tecniche a disposizione, anche se c’è una preferenza particolare per l’impiego della pompa meccanica. - Coppettazione mobile: è detta mobile la coppettazione che prevede lo spostamento dei vasetti, durante lo svolgimento del trattamento. Per poter eseguire questo tipo di coppettazione, il terapeuta lubrifica preventivamente la pelle con una soluzione oleosa, che permette lo scivolamento dei vasetti presenti sulla superficie del corpo.
Per la creazione del vuoto all’interno dei vasetti, sono indicate entrambe le tecniche a disposizione.
Ogni tipo di coppettazione presenta i propri vantaggi e i propri svantaggi (i cosiddetti “pro” e “contro”).
La scelta del tipo di coppettazione adottata spetta al terapeuta e dipende da quali sono le problematiche del paziente e dalle preferenze del terapeuta stesso.